Tab Article
Gianni Rodari, uno dei più grandi scrittori del '900, auspicava che qualche musicista, sull'esempio di uno dei suoi libri più famosi, scrivesse una Grammatica della fantasia "occupandosi dell'esperienza e della educazione musicale dei bambini". Gli autori, con una decisione che definiscono un po' temeraria, hanno seguito l'indicazione di Rodari: Grammatica della fantasia musicale, che anche nel sottotitolo riprende quello rodariano, vuole essere un testo che cerca di dare forma a idee e proposte relative all'arte di inventare musiche nei contesti di educazione e formazione musicale. Prendendo spunto dalle tecniche suggerite da Rodari, coniugandole con le sollecitazioni di autori quali Cage, Delalande, Globokar, Munari, Morin, Paynter, Porena, Spaccazocchi, Stefani e altri, vengono proposte riflessioni e suggerite attività mirate a sviluppare la fantasia e la creatività compositiva ed esecutiva. Il testo si rivolge principalmente agli insegnanti di musica delle scuole di ogni ordine e grado, ma può essere utile anche agli animatori, agli studenti di composizione, agli appassionati di musica e a tutti coloro che sono convinti che il suono, la musica, soprattutto nelle sue pratiche inventive e creative, sono strumenti indispensabili alla formazione democratica di tutti i cittadini e le cittadine, non perché tutti diventino "musicisti", ma perché nessuno sia schiavo di tutti quegli "ismi" che alcune culture dominanti vogliono far ritenere come valori assoluti.